Venerdì 27 Luglio ore 9:00
Fabio Massimo Grimaldi, torinese, ingegnere è il Presidente di ALTEC S.p.A., la joint venture di Thales Alenia Space e dell’Agenzia Spaziale Italiana in Torino, dedicata in particolare ai servizi della Stazione Spaziale Internazionale.
Fondatore e CEO di FMG Strategy, Grimaldi vanta una pluriennale esperienze manageriale in aziende private nel settore delle Costruzioni generali e dell’Aerospazio. Ha svolto ruoli di dirigenza e di consulenza in numerosi enti di gestione, promozione e marketing territoriale tra cui:
– Vicepresidente di MKT, agenzia di marteting e formazione
– Vicepresidente ITP, agenzia per gli investimenti esteri a Torino
– Vicepresidente dei giovani industriali in Confindustria
– Amministratore di SITO S.p.A. Interporto Torino
– Ambasciatore del Sindaco di Torino per i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
– Presidente di ICARUS S.p.A., la società di supporto ingegneristico alla Stazione Spaziale, che è poi diventata ALTEC, di cui è attualmente Presidente.
Auditorium.
Il lungo viaggio della missione Cassini-Huygens è incominciato vent’anni fa, alle 4.43 di una calda notte dell’ottobre 1997. Ma la storia di quella che è la più grande e ambiziosa missione finora mai realizzata per l’esplorazione di un pianeta è incominciata molto prima, a valle del successo così come dei molti interrogativi aperti lasciati dai fly-by delle missioni Voyager. La missione, dedicata all’Astronomo italiano Gian Domenico Cassini e all’astronomo olandese Christian Huygens, è il frutto di una partnership stipulata nel 1989 fra NASA, ESA e ASI. Nell’ambito del progetto, che si è concretizzato nel lancio dell’orbiter Cassini della NASA e del lander Huygens dell’ESA, l’Italia ha assunto la responsabilità della realizzazione di uno degli elementi più critici: l’antenna ad alto guadagno (di 4 metri di diametro, nemmeno immaginabile prima). Oggi, a oltre dodici anni dalla sua entrata nell’orbita di Saturno e dalla discesa di Huygens nell’atmosfera di Titano, Cassini ha eseguito la sua ultima manovra, lasciandoci in eredità dati scientifici di ineguagliabile valore