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Roberto Angelini

Space Rider e mini-shuttle: un po’ di logistica spaziale
Roberto AngeliniDirettore Ingegneria Dominio Esplorazione e Scienza Thales Alenia Spac

Sabato 28 Luglio ore 16:00

ROBERTO ANGELINI

Si è laureato presso il Politecnico di Torino in Ingegneria Aeronautica. Dal 1997 lavora presso Thales Alenia Space nello stabilimento di Torino dove ha svolto con successo diversi incarichi.

Ha fatto inizialmente parte del Team di progettazione dei moduli Nodo 2 e Nodo 3 della Stazione Spaziale Internazionale seguendo il progetto dalla fasi iniziali fino al lancio. Successivamente ha ricoperto il ruolo di System Engineer / Study Manager seguendo diversi progetti internazionali relativi ai veicoli da rientro atmosferico diventando infine System Engineer / Responsabile Tecnico del Progetto IXV (Intermediate Experimental Vehicle) ed acquisendone successivamente il ruolo di Progam Manager fino alla conclusione del progetto con la riuscita del volo di rientro.

Dopo l’esperienza a programma ha assunto un ruolo nell’organizzazione del Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space ricoprendo il ruolo di Responsabile dell’Ingegneria di Sistema.

Attualmente ricopre il ruolo di Direttore Tecnico del Dominio Esplorazione e Scienza.

Villa Borzino

Auditorium.

Il lungo viaggio della missione Cassini-Huygens è incominciato vent’anni fa, alle 4.43 di una calda notte dell’ottobre 1997. Ma la storia di quella che è la più grande e ambiziosa missione finora mai realizzata per l’esplorazione di un pianeta è incominciata molto prima, a valle del successo così come dei molti interrogativi aperti lasciati dai fly-by delle missioni Voyager. La missione, dedicata all’Astronomo italiano Gian Domenico Cassini e all’astronomo olandese Christian Huygens, è il frutto di una partnership stipulata nel 1989 fra NASA, ESA e ASI. Nell’ambito del progetto, che si è concretizzato nel lancio dell’orbiter Cassini della NASA e del lander Huygens dell’ESA, l’Italia ha assunto la responsabilità della realizzazione di uno degli elementi più critici: l’antenna ad alto guadagno (di 4 metri di diametro, nemmeno immaginabile prima). Oggi, a oltre dodici anni dalla sua entrata nell’orbita di Saturno e dalla discesa di Huygens nell’atmosfera di Titano, Cassini ha eseguito la sua ultima manovra, lasciandoci in eredità dati scientifici di ineguagliabile valore