Antonio Lo Campo, 52 anni, da circa 25 anni svolge attività di giornalista scientifico freelance, in particolare per il settore aerospaziale. Collabora con i quotidiani “La Stampa” e “Avvenire”, e per i mensili di astronomia “Nuovo Orione” (dove cura la rubrica “Cronache Spaziali”), “Le Stelle” (cura la rubrica di astronautica), e per altre testate (sia cartacee che web) di informazione scientifica e spaziale.
È autore di alcuni libri, tra i quali Il ritorno sulla Luna (Chiaramonte Ed), e Storia dell’astronautica (L’Airone Ed), e come coautore per altre opere editoriali. Ha preso parte a trasmissioni in TV e radio locali e nazionali, quasi sempre come ospite esperto su temi legati ai voli spaziali, e ha collaborato ad alcune trasmissioni RAI, comprese “Viaggio nel cosmo”, di Piero Angela, e Geo & Geo. All’attività giornalistica, affianca quella di organizzatore o relatore di conferenze e convegni su temi di scienza e spazio. Ha incontrato e intervistato molti astronauti, di diverse nazionalità, compresi gli astronauti delle missioni Apollo e alcuni dei protagonisti delle prime missioni russe. Oltre che di temi legati allo spazio, si occupa di tecnologie dei trasporti, in particolare per i settori aeronautico e ferroviario.
Auditorium.
Il lungo viaggio della missione Cassini-Huygens è incominciato vent’anni fa, alle 4.43 di una calda notte dell’ottobre 1997. Ma la storia di quella che è la più grande e ambiziosa missione finora mai realizzata per l’esplorazione di un pianeta è incominciata molto prima, a valle del successo così come dei molti interrogativi aperti lasciati dai fly-by delle missioni Voyager. La missione, dedicata all’Astronomo italiano Gian Domenico Cassini e all’astronomo olandese Christian Huygens, è il frutto di una partnership stipulata nel 1989 fra NASA, ESA e ASI. Nell’ambito del progetto, che si è concretizzato nel lancio dell’orbiter Cassini della NASA e del lander Huygens dell’ESA, l’Italia ha assunto la responsabilità della realizzazione di uno degli elementi più critici: l’antenna ad alto guadagno (di 4 metri di diametro, nemmeno immaginabile prima). Oggi, a oltre dodici anni dalla sua entrata nell’orbita di Saturno e dalla discesa di Huygens nell’atmosfera di Titano, Cassini ha eseguito la sua ultima manovra, lasciandoci in eredità dati scientifici di ineguagliabile valore