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Luigi Colangeli

Sfide difficili per Bepi Colombo, l’esploratore di Mercurio
LUIGI COLANGELICapo dell’ufficio di coordinamento scientifico dell'ESA

Domenica 29 Luglio ore 15:15

LUIGI COLANGELI

Opera dal 2010 presso il Direttorato Scientifico dell’ESA – European Space Agency, ed è attualmente capo dell’ufficio di coordinamento scientifico. È astronomo ordinario (in congedo temporaneo) presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica ed è stato Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte (2005 -2010).

Durante la sua carriera scientifica si è occupato dello studio (anche in laboratorio) di materiali presenti in vari ambienti spaziali, di Marte e di comete, pubblicando oltre 200 lavori su riviste scientifiche specializzate. È stato principal investigator (2001-2010) dell’esperimento GIADA per la missione spaziale dell’ESA Rosetta per lo studio della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.

 

Villa Borzino

Auditorium.

Il lungo viaggio della missione Cassini-Huygens è incominciato vent’anni fa, alle 4.43 di una calda notte dell’ottobre 1997. Ma la storia di quella che è la più grande e ambiziosa missione finora mai realizzata per l’esplorazione di un pianeta è incominciata molto prima, a valle del successo così come dei molti interrogativi aperti lasciati dai fly-by delle missioni Voyager. La missione, dedicata all’Astronomo italiano Gian Domenico Cassini e all’astronomo olandese Christian Huygens, è il frutto di una partnership stipulata nel 1989 fra NASA, ESA e ASI. Nell’ambito del progetto, che si è concretizzato nel lancio dell’orbiter Cassini della NASA e del lander Huygens dell’ESA, l’Italia ha assunto la responsabilità della realizzazione di uno degli elementi più critici: l’antenna ad alto guadagno (di 4 metri di diametro, nemmeno immaginabile prima). Oggi, a oltre dodici anni dalla sua entrata nell’orbita di Saturno e dalla discesa di Huygens nell’atmosfera di Titano, Cassini ha eseguito la sua ultima manovra, lasciandoci in eredità dati scientifici di ineguagliabile valore