Domenica 30 Luglio ore 16:00
Auditorium.
L’esplorazione umana dei corpi celesti più vicini a noi è iniziata alla fine degli anni ’60 con le missioni Apollo, che hanno portato 12 uomini a esplorare una piccola area del nostro satellite. Nell’intenzione di coloro che hanno promosso il progetto Apollo, queste missioni dovevano essere solamente un inizio, ma le cose andarono diversamente: quella spinta iniziale si fermò e per quasi mezzo secolo nessuno ha più messo piede sul nostro satellite.
Ora si parla nuovamente di esplorazione umana, pensando più a Marte che alla Luna, e bisogna evitare che di nuovo, dopo un momentaneo successo, ci si fermi senza aver raggiunto quelli che sono gli obiettivi dell’esplorazione.
In realtà l’esplorazione è molto di più che ricerca scientifica: si esplora un territorio non solamente per conoscerlo, ma per trasformare quella che era una ‘terra incognita’ in un luogo dove l’uomo possa insediarsi e vivere. Il vero obiettivo dell’esplorazione spaziale è trasformare l’umanità da una specie ‘monoplanetaria’ in una specie che abita vari pianeti, prima del sistema solare e poi oltre.
Dopo le lauree in Ingegneria Aeronautica ed in Ingegneria Aerospaziale, conseguite rispettivamente nel 1971 e 1972 presso il Politecnico di Torino, Genta diviene assistente alla cattedra di Costruzione di macchine e tecnologie. Professore Incaricato dal 1976, ha tenuto per un anno il corso di Propulsori Astronautici e successivamente quello di Meccanica dell’autoveicolo. Dal 1983 è Professore Associato di Costruzione di Motori per Aeromobili presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino, dal 1987 è Professore Straordinario e dal 1990 Ordinario della cattedra di Costruzione di Motori per Aeromobili. Dal 1989 al 1995 è stato direttore del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino. Dal 1998 al 2015 è stato coordinatore del Dottorato di ricerca in Meccatronica della Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino.
Ha svolto attività didattica all’estero ed in Italia nell’ambito di programmi di cooperazione allo sviluppo, in Kenya, Somalia, India e presso il Bureau International du Travail.
È responsabile dei corsi di laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo del Politecnico di Torino.
Dal 2006 è membro (membro corrispondente dal 2001) dell’Accademia Internazionale di Astronautica.
Nel 2013 ricevette la Yangel Medal for outstanding contributions to the development of the international space sciences and technologies.
Nel 2013 ricevette l’ Engineering Science Award for outstanding achievement in engineering science dell’ International Academy of Astronautics.
Ha svolto attività di ricerca, principalmente nell’ambito della costruzione delle macchine, in particolare su argomenti riguardanti l’analisi strutturale statica e dinamica. Si è occupato di sistemi di sospensione magnetica di organi rotanti ed in generale di dinamica dei sistemi controllati, sia mediante controllori convenzionali sia mediante reti neurali. È stato tra i promotori del Laboratorio Interdipartimentale di Meccatronica dove svolge attività di ricerca nei settori dei cuscinetti magnetici (attivi, passivi ed a superconduttori) e dei robot mobili. Dal 1996 si occupa di sistemi spaziali e di robotica spaziale. Dal 2012 ha diretto il gruppo di studio IAA sull’esplorazione umana di Marte (SG 3.16 e successivamente SG 3.27).
È membro dell’Advisory Board del progetto Starshot.
Ha partecipato ai Progetti Finalizzati Energetica e Trasporti del CNR come membro del consiglio scientifico. In tali ricerche, in cui si è occupato principalmente di accumulo di energia meccanica per applicazioni su veicoli ed installazioni fisse e di materiali compositi per impieghi automobilistici, ha curato la progettazione di attrezzature sperimentali che fanno attualmente parte del Laboratorio del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino.
È autore di oltre 350 lavori scientifici che coprono vari settori della progettazione meccanica, pubblicati su riviste o presentati a congressi e di 4 brevetti. È autore di 24 libri didattici, di ricerca e divulgativi,
È anche autore di due romanzi di fantascienza pubblicati in lingua Italiana ed Inglese.
Per ulteriori informazioni e per dettagli sui libri, si veda www.giancarlogenta.it.