Sabato 28 Luglio ore 15:00
È nato a L’Aquila nell’agosto del 1957. È ingegnere aerospaziale dal 1985. Nella sua carriera tecnica ha ricoperto vari incarichi come progettista nel campo termo-strutturale, nel controllo d’assetto, nella sistemistica dei satelliti e dei lanciatori, in aziende italiane ed europee con vari soggiorni più o meno lunghi negli Stati Uniti.
Negli anni novanta, ha svolto la sua attività professionale a Madrid, lavorando parallelamente come liaison tecnico-scientifica tra le strutture pubblico/privato-industriale spagnole e le omologhe italiane del settore spaziale, a supporto dell’Ambasciata d’Italia a Madrid. Attualmente mantiene le relazioni istituzionali con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per Thales Alenia Space (una JV tra la francese Thales e Leonardo ex-Finmeccanica). Giornalista pubblicista, è coordinatore del Modulo Industriale nel Master di “Istituzioni e Politiche Spaziali” presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI). è coordinatore del Modulo Space Policy and Program Management del Master “Space Transportation System” dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Auditorium.
Il lungo viaggio della missione Cassini-Huygens è incominciato vent’anni fa, alle 4.43 di una calda notte dell’ottobre 1997. Ma la storia di quella che è la più grande e ambiziosa missione finora mai realizzata per l’esplorazione di un pianeta è incominciata molto prima, a valle del successo così come dei molti interrogativi aperti lasciati dai fly-by delle missioni Voyager. La missione, dedicata all’Astronomo italiano Gian Domenico Cassini e all’astronomo olandese Christian Huygens, è il frutto di una partnership stipulata nel 1989 fra NASA, ESA e ASI. Nell’ambito del progetto, che si è concretizzato nel lancio dell’orbiter Cassini della NASA e del lander Huygens dell’ESA, l’Italia ha assunto la responsabilità della realizzazione di uno degli elementi più critici: l’antenna ad alto guadagno (di 4 metri di diametro, nemmeno immaginabile prima). Oggi, a oltre dodici anni dalla sua entrata nell’orbita di Saturno e dalla discesa di Huygens nell’atmosfera di Titano, Cassini ha eseguito la sua ultima manovra, lasciandoci in eredità dati scientifici di ineguagliabile valore