Villa Borzino
Villa Borzino è a due passi dal centro cittadino, immersa nel più grande parco di Busalla, il cui ingresso è posto davanti alla stazione ferroviaria, in piazza Emilio Borzino.
All’inizio del percorso che porta alla villa c’è il bellissimo ninfeo: una grotta artificiale – riccamente decorata – con la funzione di fornire il giusto riposo ai visitatori prima della salita alla villa. Fu lo stesso Emilio Borzino a volere il ninfeo nella parte bassa del parco, come simbolo di prestigio e anticipo delle bellezze architettoniche e artistiche delle sua residenza estiva.
La villa fu progettata da Giuseppe Crosa di Vergagni. Conta al suo interno più di 50 stanze decorate con marmi, stucchi e complementi architettonici realizzati dalle maestranze artigianali di inizio Novecento. Tra le tante stanze, “la sala della musica” è la più adatta a concerti, convegni e conferenze.
La villa è stata concepita per essere un tutt’uno con il parco. Perciò, vi è un suggestiva interazione tra i vari elementi decorativi interni e la vegetazione esterna.
Villa Borzino è la sede dei principali eventi del Festival dello Spazio: mostre, conferenze e spettacoli.
Campo da Rugby
Situato in località Inagea, sulla direttrice che da Busalla porta a Crocefieschi, il campo da Rugby è stato inaugurato nel 2018.
È immerso completamente nel verde. Insieme alla pista di pattinaggio, al centro di addestramento cani e alla “rugby club-house” costituiscono uno dei poli sportivi più belli e rappresentativi di Busalla.
Biblioteca Bertha Von Suttner
Situata proprio dietro al palazzo municipale di Busalla (via Chiappa, 1), la Biblioteca Comunale è dedicata a Bertha Von Suttern, scrittrice e premio Nobel per la Pace.
La biblioteca, oltre ad ospitare circa 20.000 libri, è la sala multimediale del paese: nel corso dell’anno viene utilizzata per presentazioni di libri, mostre (in special modo bibliografiche), laboratori didattici, convegni, lezioni di approfondimento e proiezioni video.
Santuario della Bastia
Bastia è considerata una delle piccole oasi di pace dell’entroterra ligure. Punto di incontro tra i calcari dell’Antola e i conglomerati di Savignone, da tre secoli la cresta del monte sulla quale sorge l’abitato ospita il Santuario di Nostra Signora della Bastia. Secondo la leggenda, in una fessura della roccia venne ritrovata “miracolosamente” una piccola statua della Madonna: si tratterebbe della statua che ancora oggi è possibile ammirare sul timpano esterno della facciata del Santuario. In una grotta che si trova nelle immediate adiacenze, nel 1946 fu incastonata una grande statua in marmo della Vergine, opera dello scultore genovese Gio Batta Airaldi.
Con il calar della sera, la cresta del monte – che offre un grande parcheggio – è il luogo ideale per le osservazioni astronomiche.