Sabato 29 Luglio ore 11:00
Auditorium.
La tecnologia e la scienza dei satelliti a filo si sono sviluppate a partire dagli anni ‘70 con varie missioni di prova fino a raggiungere il culmine nelle due missioni del Tethered Satellite System (TSS), dispiegate dallo Shuttle negli anni ‘90, seguite poi da altri lanci finalizzati agli sviluppi tecnologici.
Questa relazione presenta le nozioni di base sui satelliti a filo per poi focalizzarsi sulle missioni TSS, e, più in particolare, sugli esperimenti scientifici effettuati e i risultati ottenuti sia nel campo scientifico che in quello tecnologico da queste “storiche” missioni.
Non si tratta, tuttavia, di guardare a queste esperienze con entrambi gli occhi rivolti al passato. La tecnologia dei satelliti a filo elettrodinamici, testata dal TSS, si è poi infatti evoluta ulteriormente, con l’obiettivo di sviluppare la propulsione in orbita mediante forze elettrodinamiche, senza consumo di propellente, che ha potenzialità di notevole interesse per le attività spaziali future.
Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Universitá di Padova (UniPD), dove insegna i corsi di Strumentazione Aerospaziale e Astrodinamica per la Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale.
Ha lavorato come Ingegnere di Sistema all’Aeritalia (ora Thales-Alenia-Italia) dal 1981 al 1983. Dal 1984 al 2005 é stato prima staff scientist e poi direttore di ricerca del gruppo Special Projects all’ Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge (Massachusetts, USA) dove ha prima collaborato e poi continuato a svolgere le ricerche iniziate dai due pioneri dei sistemi spaziali a filo Giuseppe Colombo e Mario Grossi.
Ha contribuito allo sviluppo e alla realizzazione di cinque missioni a filo a partire dalle due missioni del Tethered Satellite System TSS-1 e TSS-1R, dispiegate dallo Shuttle negli anni 90. É a tutt’oggi attivo nella ricerca interazionale sugli utilizzi dei sistemi satellitari a filo.
